Bill Moran

Il patrimonio culturale iniziato con James Black e Bill Scagel continua con Bill Moran.
William F. Moran (Bill Moran) nasce il 1 maggio 1925 e muore il 12 febbario 2006.
Fondatore della American Bladesmith Society, è stato anche presidente dell’ associazione Knifemakers’ Guild.
Moran nasce in una fattoria nei pressi di Lime Kiln, nel Maryland nel 1925. Qui  impara il mestiere di fabbro come autodidatta  utilizzando una vecchia fucina a carbone che  trova nella fattoria in cui vive.
Fece il suo primo coltello all’età di 12, a 14 anni già faceva coltelli per essere venduti.
Impara da solo l’ arte del coltellinaio forgiatore. Va a vedere anche il lavoro di molti fabbri della zona, anche se poi in un intervista nel 2003 con The Washington Post, Moran dirà che tutto quello che gli venne consigliato dai vari fabbri conosciuti era sbagliato per la creazione di un coltello.

Nel 1950 pubblicò un catalogo e tramite questo vendeva le sue lame forgiate.
Nel 1960 vende la fattoria di famiglia e apre la sua attività professionale di maker.

Bill lavora con una forgia a carbone e modella le sue lame con incudine e martello. Già nel 1950 le sue lame andavano a ruba e difficilmente aveva lame disponibili per essere vendute. Spesso la lista di attesa era lunga ed era una dura lotta  potersi accaparrarsi un coltello di Moran.
Negli anni 60 riuscì a riportare in auge la tecnica del damasco, le sue lame di damasco forgiato ebbero enorme successo.
Si sposò con Margaret Creager nel 1968. Non ha avuto figli.
Nel 1972 divenne presidente della Knifemakers’ Guild e l’ anno successivo  creò degli opuscoli illustrativi sulla tecnica della lama forgiata. Questi venivano consegnati con i coltelli che vendeva. In questo modo poteva illustrare la tecnica usata. E’ questo un suo grande merito: aver mantenuto vivo l’ interesse per i coltelli forgiati ed avere mantenuto viva la cultura della forgiatura, che in quegli anni stava scomparendo.
Oggi si parla comunemente di damasco e dei vari patterns (ritorto ecc…);  questo non sarebbe possibile se alcune decine di anni fa Moran non avesse recuperato tali tecniche, oggi comunemente conosciute nell’ ambito della coltelleria.
Riguardo al damasco artigianale Moran una volta scrisse: “I disegni del damasco artigianale sono diversi e individuali come le impronte umane. Ognuno ha un carattere e un’anima sua propria. ”

Nel 1976 fondò la American Society Bladesmith (ABS). Questa associazione si differenziava dalla Guild perché formata  da un gruppo di coltellinai che si prodigò nel preservare i coltelli e le tecniche di forgiatura. A questa associazione va tuttora il merito di aver divulgato e mantenuto in vita le tecniche tradizionali di forgiatura. L’organizzazione ad oggi è cresciuta fino a includere coltellinai e appassionati provenienti da tutto il mondo.
Oltre la sua importante influenza sul mantenimento della cultura dei coltelli forgiati e sullo sviluppo dei patterns di damasco, i coltelli di Bill vennero riconosciuti come modelli di interesse anche per alcune ditte:
Spyderco fece un coltello su suo disegno.
Così diversi modelli Blackjack erano ispirati ai suoi lavori.
Altri ripresero i disegni di Moran (Emerson e  Paul Chen).

Nel 1988, Moran, assieme  alll’ABS fondano una scuola Bladesmithing  in collaborazione con Texarkana College. Il campus si trova a Washington, Arkansas vicino al luogo dove James Black, ha fatto il primo coltello Bowie. Dal 1988 al 2001, Moran insegna nella scuola. Attualmente questa è stata rinominata con il suo nome. Moltissimi coltellinai di fama mondiale impararono qui.
Nel 2008  l’ ABS creò un museo Moran,  collocato al  Frederick County Library a Middletown, nel Maryland, a meno di un chilometro dal punto in cui sorgeva negozio di Moran.
Moran morì di cancro il 12 febbraio 2006 al Frederick Memorial Hospital.
Moran usava per i manici dei suoi coltelli prevalentemente legni e spesso erano abbelliti con degli inlay con un filo di argento che creava dei motivi decorativi, degli intarsi particolari. Lui riprese questi motivi dai vecchi fucili storicamente presenti in Maryland e Pennsylvania.
Foto
Altro punto di forza dei suoi coltelli era la tempra differenziata che donava una buona resistenza al filo associata d una maggior elasticità del dorso della lama
Dopo la sua morte un suo bowie venne venduto all’ asta a 30.000 dollari
Per volontà di Moran, dopo la morte, le sue attrezzature vennero donate  alla

Frederick County Landmarks Foundation

Bo Randall

Walter Doane “Bo” Randall
Meglio conosciuto come Bo Randall (1909 – 1989).
E’ stato il fondatore della Randall presso Orlando-Florida.
Nacque a Cincinnati nel 1909; con la famiglia nel 1916 si trasferi ad Orlando  (Florida).
In gioventù lavora con i suoi genitori in una piantagione di agrumi.
Come avevo già accennato nella storia di Scagel, nel 1937 Bo vide un coltello di Scagel che veniva usato per raschiare la vernice delle barche in un cantiere nei presi di un lago. Ne rimase molto colpito perché il coltello di Bill aveva una tenuta di filo incredibile rispetto a quelli visti fino ad ora.
Randall acquistato il coltello e negli anni che seguirono Scagel divenne un mentore per Randall, influenzando molti dei suoi disegni.
Colpito da questa scoperta, Randall va a conoscere Scagel e chi chiede come riusciva a fare coltelli così performanti.
Nel corso degli anni Bo farà spesso visita a  Scagel e con lui tenne anche una lunga corrispondenza Il cellulare lassù non pigliava…).
Bo diventò il suo “allievo” per quanto riguarda knifemaking.
Randall forgiò il suo primo coltello da una balestra di un’automobile nel suo garage a Lake Ivanhoe, Florida e lo manicò con un manico di cervo; nacque così il suo primo coltello da caccia. Era una caratteristica di Randall, quello di usare un suo coltello e poi successivamente, una volta testato venderlo ad uno dei suoi amici. Questa fu una sua caratteristicha che si ripetè spesso negli anni della sua vita.
Nel 1938 apre la sua piccola fabbrica di coltelli.
Sempre sotto l’ ispirazione dei disegni di Scagel crea coltelli principalmente per uso venatorio ed outdoor.
Siamo nel periodo della seconda guerra mondiale, e alcuni incontri con soldati fanno virare l’ attenzione della tipologia dei coltelli di Randall, verso la tipologia Fighter militare.
Nasce così il mitico N.1 ed a seguire molti altri modelli fighter.
Tra  il 1942 ed il 45 Randall produce oltre 4000 coltelli. Addirittura 1058 coltelli vengono fatti fare in subappalto da una ditta di Springfield tanta era la richiesta.
Intono al 1950 sempre alla ricerca di modelli fighter Randall rivisita e mette in produzione il modello Bowie.
Successivamente il marchio Randall viene legato alle truppe militari nel Vietnam.
Più volte il il generale William Westmoreland, comandante delle operazioni militari americane in Vietnam, è stato  fotografato con un Randall al suo finaco o in mano(pubblicità o realta..? mah…)
Nella storia di Randall non si può dimenticare il modello Astro, costruito appositamente per la Nasa.
Gli Stati Uniti avviano il loro programma spaziale, la NASA ha bisogno di un coltello di sopravvivenza per i suoi astronauti, e il maggiore Gordon Cooper collabora con Randall sul design del modello 17 “Astro”.
Nel 1999, viene recuperata alla profondità di oltre 4000 metri, la capsula spaziale Mercury.
All’ interno viene trovato un Astro  che ha resistito per 40 anni alle profondità marine (deh, mica in laguna….).
Il coltello risulta ancora in buone condizioni e dopo essere stato ripulito ora è esposto al museo dell’ arte moderna di New York (Smithsonian Institution) assieme a molti altri modelli Randall.
Dopo la morte di Bo (1989), la società passa di mano al figlio che tutt’ora  la gestisce.

Una cosa non conosciuta da tanti è riferita alla forgiatura dei coltelli Randall.
La forgiatura viene fatta con uno stampo che imprime la forma della lama in modo da evitare una martellatura esagerata che potrebbe portare ad una perdita di elementi inficiando così le qualità dell’ acciaio.
La costruzione di un coltello Randall si basa su 17 step. La realizzazione completa ha un tempo di circa 8 ore. I tempi di attesa si attestano sui 5 anni!

quì sul mio blog potete vedere tutti e 28  i modelli Randall
https://www.mimportaunasegapuntozeb.com/test-gallery/coltelli-dal-mondo/randall/modelli-randall/

Libri:
Randall Military Models by Robert E Hunt  (tutti i modelli militari e la loro storia)

The Randall Chronicles by Pete Hamilton  (la soria dei Randal e le sequenze fotografiche della costruzione)

Bill Scagel il vecchio Bill

William Wales Scagel meglio conosciuto come  Bill Scagel (Old Bill)
Nacque  nell’ Ontario il 12 febbraio 1873 e morì il 26 marzo 1963.
Nei nomi leggendari  della coltelleria Scagel riveste un ruolo importantissimo influenzandola per oltre 100 anni.

Non esisitono foto di Bill
Bill comincia a fare coltelli intorno al 1910 mentre lavorava come taglialegna nel Michigan e Canada. In precedenza ha lavorato come costruttore di ponti e artista in ferro battuto.
Nel 1920, dopo che il suo negozio a Muskegon, Michigan bruciato si stabilì a Fruitport nelle vicinanze e costruì un nuovo negozio su un pezzo di terra che chiamò “Nub Dogwood “. Quì  inizia la sua lunga carriera a tempo pieno knifemaker, costruiva coltelli e asce.
Dopo un matrimonio burrascoso andò a vivere come un eremita. Si ritirò in una casa di legno in montagna isolato da tutti.
Dal 1920 al 1929 vendette i suoi coltelli tramite Abercrombie & Fich a New York
Dal 1930 in poi visse di caccia e pesca, aveva una grande passioni per i cani Labrador che lo accompagnavano nelle sue battute di caccia all’ anatra. Proprio per l’ utilizzo venatorio del coltello Bill affinò la sua idea di coltello da caccia. I suoi coltelli venivano creati per gli utilizzi specifici ed ogni particolare, ogni dettaglio aveva un suo preciso scopo nell’ uso.
I coltelli di Scagel sono essenziali, perfettamente bilanciati, proporzionati e sobri. Spesso riportano piccole targhette o inserti di rame. Per i suoi manici usava principalmente pezzi di corno e dischi in cuoio, spesso con spaziatori di ottone o rame. Questo ne fu il suo marchio di fabbrica.
Oltre al corno di cervo e cuoio, per i  manici, Scagel aveva diversi amici che hanno lavorato in una fabbrica di tavoli da biliardo Brunswick Bowling and Ball Società. Questi amici gli procuravano pezzi di scarto di avorio, legno di rosa, bachelite, fibra vulcanizzata, acero e distanziatori che ha usato nei suoi manici di coltello nel corso degli anni.
Malgrado i coltelli da caccia sono i più conosciuti e fatti in maggior numero, Scagel fece anche molti Bowie, e poketknives.
Il suo coltello da caccia personale era fatto con un lama fissa Drop ed una lama secondaria chiudibile inserita nel manico dalla parte opposta. Di questi coltelli ne fece una decina. Ora sono in collezioni private ed il loro valore si attesta sui 20.000 dollari.
Nel 1937 un certo “Bo Randall “, vide un coltello di Scagel che veniva usato per raschiare la vernice delle barche in un cantiere nei presi di un lago. Ne rimase molto colpito perché il coltello di Bill aveva una tenuta di filo incredibile rispetto a quelli visti fino ad ora.
Randall acquistato il coltello e negli anni che seguirono Scagel divenne un mentore per Randall, influenzando molti dei suoi disegni.

Scagel, come si direbbe da noi, era un “aggeggino”, sapeva fare di tutto, sapeva fare anche “gli occhi alle mosche”…
Non gli piacevano gli oggetti fatti in serie e così era non solo per i suoi coltelli tutti fatti completamente a mano. Bill si costruì anche il suo fucile, addirittura in vecchiaia si costruì anche la dentiera!
Costruì anche alcuni tutori per bambini con handicap.
Costruì il suo ultimo coltello all’ età di 89 anni, un anno prima della sua morte.
Al Knife Randall Museum di Orlando, in Florida, vi è la  più grande collezione al mondo di coltelli Scagel.

James Black (Blacksmith)

James Black nasce il 1 maggio 1800 ad Hackensack, New Jersey;  muore il 22 giugno 1872.
Sua madre muore quando lui è ancora molto giovane, ha problemi con la matrigna e a soli 10 anni scappò di casa e diventò  apprendista presso un orefice.
A 18 anni emigra in Ohio e a 20 anni lavora come traghettatore sui ferry boat.
Dopo alcuni anni lascia il lavoro, si sposta a Fulton (Washington) e quella resterà la sua dimora definitiva.
James Black è considerato il primo leggendario forgiatore di lame nell’ era moderna americana.
James viene assunto da un fabbro William Shaw. Per la sue capacità e conoscenze, James lavora sulle armi da fuoco e coltelli, mentre Shaw concentrata il suo lavoro su ferri di cavallo, ruote di carri e simili.
Successivamente James tromba la figlia di Shaw (Anne Shaw), la sposa contro il volere del padre.
Williams non accetta il rapporto tra sua figlia e James, per questo James viene cacciato dalla bottega e si sistema poco lontano aprendo una sua bottega di fabbro.
Viene in breve riconosciuto come il miglior fabbro della zona entrando in diretta concorrenza con il suocero.
In questo periodo James frequenta una taverna gestita da Elia Stuart. Perché, questa taverna è importante nella storia di James Black?
Semplice. La taverna Stuart sarebbe diventata famosa come il luogo in cui Davy Crockett, Jim Bowie, e William B. Travis hanno creato il piano per l’indipendenza del Texas e Black  avrebbe collaborato con loro creando alcuni dei migliori coltelli al mondo.
Nel 1830, Black creò il famoso Bowie, il coltello forgiato per Jim Bowie. Jim al tempo era già famoso per le lotte con i coltelli; aveva già ucciso diversi assassini in Texas. Jim morì poi nella famosa battaglia di Alamo, creando comunque la leggenda del coltello  che Black creò per lui.
Dopo la morte di Bowie (1836) James fece molti affari con i pionieri che si spostavano verso il Texas. Tutti volevano un “Bowie knife”. Questa fu l’ inizio di una leggenda. Sembra che i coltelli che forgiava Black fossero molto resistenti e flessibili allo stesso tempo.
Black forgiava nascosto dietro una tenda per evitare di svelare i suoi segreti.
La moglie morì.
La vita con il suocero continuò sempre più burrascosa.
Un giorno  il suocero fece irruzione in casa di Black e lo ferì gravemente a colpi di bastone.
James, rimase gravemente leso alla vista. Si sposto verso il nord in cerca di medici e cure che potessero aiutarlo, ma la sua condizione peggiorò ulteriormente, ed al ritorno il suocero illegalmente aveva venduto tutti gli averi di James e la sua attività ed era scomparso con i soldi.
Black si trasferì a vivere in una piantagione poco distante e vi restò per i successivi 30 anni fino alla morte.
Purtroppo la sua condizione precaria visiva non gli permise più di continuare il suo lavoro di fabbro e sembra che neppure riuscì a tramandare la sua tecnica.
James Black resta comunque il precursore di fabbro forgiatore del modello americano.
James Black è la leggenda.
James muore il 22 giugno 1872

Successivamente Bill  Scagel prenderà l’ eredità di Black, ma questa ve la racconto un altra volta