Vi voglio raccontare una storia

Vi voglio raccontare una storia.

Proviamo ad immaginare….

Vi chiedo di prendervi qualche minuto (è un pò lunga…) e di leggere attentamente e con calma fino alla fine.

Proviamo ad immaginare….

 

Una settimana densa di emozioni per me che scrivo e per molti di voi lettori.

Una persona (io) sbatto la porta ed esco da un forum, per me da IL FORUM.

Un ambiente virtuale dove attraverso un monitor, a distanze relative tra noi (da pochi metri a molti km) si prova a condividere e trasmettere passioni ed emozioni…

Emozioni che spessissimo si ripercuotono sulla vita reale, sulla nostra “vera” vita, così che anche quando spengiamo il computer una parte dei nostri pensieri resta collegata a quella comunità virtuale.

A volte quella comunità virtuale ci sembra più reale (e forse lo è ) della realtà di tutti i giorni.

A volte quella realtà ci è indispensabile per superare le difficoltà di tutti i giorni.

Spesso non riusciamo a mettere il confine tra quello che è immaginario/virtuale e la nostra vera realtà.

Spesso abbiamo la sensazione che quello che viene scritto sul monitor da un altro utente, l’ abbiamo vissuto, condiviso veramente in una sorta di realtà parallela.

 

Mi seguite? Ci siete ancora?

Bene, allora vado avanti….

Comincia la storia.

 

Cambiamo immaginario.

Siamo in un altro mondo, in un altro pianeta di una galassia ignota.

Un gruppo di scienziati sta facendo degli esperimenti su dei cervelli in vitro…

Hanno impiantato nel loro laboratorio un numero discreto di cervelli (circa una cinquantina). Un laboratorio molto simile a quelli conosciuti dai film.

Tanti cervelli immersi in un liquido dentro a dei cilindri di vetro.

Alcuni fili collegano tra loro i cervelli ed altri fili vanno alla centrale di sperimentazione.

Un grande bancone con tanti macchinari e dietro sono seduti gli scienziati che gestiscono la prova.

Cosa vorranno sperimentare oggi? Ancora gli scienziati non ce lo dicono…

Per ora ai cervelli hanno impiantato dei software di ricordi, software tutti diversi con esperienze diverse ma che condividono alcune realtà virtuali: la condivisione tra i cervelli viene chiamata dagli scienziati “forum” .

Vogliono capire come una realtà virtuale possa influire sulla vera vita dei cervelli.

Dopo l’ installazione dei software Vita e Forum

e dopo averli interallacciati, gli sperimentatori fanno una verifica, ed alcuni cervelli si sono sganciati dalla centrale. Si spengono nella stanza le luci di alcuni cervelli, in modo da capire meglio il numero di quelli che sono ancora facenti parte dell’ esperimento.

 

Ma come, in un esperimento le cavie, in questo caso i cervelli, possono decidere quando sospendere la prova?

I cervelli hanno capacità di interagire tra loro e libertà di sganciarsi dal programma centrale quando le informazioni che vengono inviate possono essere troppo forti da sopportare.

Anche questo fa parte del test, verificare quali sistemi neuronali sono in grado di gestire meglio le emozioni, in altre parole quali cervelli sono più forti.

E’ un servomeccanismo che permette di selezionare i cervelli e nello stesso tempo evita i cortocircuiti…. È sempre un gran casino risistemare un cervello cortocircuitato; non si riesce mai a resettarlo in modo pulito…

Anche in quel mondo la ricerca ha evidentemente un costo da rispettare. Proprio come da noi

 

Torniamo all’ esperimento:

dicevamo ….

alcuni cervelli si sono già scollegati, non sono più con noi.

Era previsto dal protocollo, nessun problema!

I ricercatori verificheranno poi a fine esperimento cosa fare con quelli troppo sensibili alle emozioni.

L’ esperimento continua.

Ora ai cervelli viene data una nuova informazione e viene installato un nuovo programma: software il dubbio. Realtà o finzione?

Adesso, fatelo anche voi che state leggendo:

provate con la punta dell’ indice della vostra mano a passare in modo leggero sui tasti della vostra tastiera, sfiorandoli.

Non pensatelo, fatelo veramente…..

Sentite con il tatto la realtà della tastiera dura?

Non è troppo fredda e se passate il dito orizzontalmente sulla tastiera da destra verso sinistra appoggiando il polpastrello sul centro dei tasti, sentirete l’ interruzione tra un tasto e l’ altro percepibile come linea verticale.

Se fate lo stesso passaggio appoggiando il polpastrello tra due file di tasti sentirete scorrere sotto il dito due linee orizzontali parallele.

Lo sentite?

Bene, questa allora è la realtà.

Provate con la punta dell’ indice a picchiettare sul tavolo o sul bordo della tastiera. Udite il rumore? Percepite la sensazione tattile?

Se siete in ambiente silenzioso potete percepire il ronzio della ventola di raffreddamento del computer. Se l’ ambiente è rumoroso il ronzio sarà sormontato da altri rumori di natura diversa per ogni cervello.

Musica, persone che parlano, il rumore del traffico che entra dalla finestra, dipende da cosa il vostro programma random sta elaborando…. Provate ad ascoltare….

Questi software sono molto elaborati, e permettono di ricreare anche ambienti diversi, nello stesso laboratorio in modo che ogni cervello a distanza di pochi cm uno dall’ altro, possa vivere le stesse emozioni oppure un esperienza completamente diversa.

Tirate un sospiro di sollievo, quello scritto fino ad ora quindi è solo un racconto.

La realtà siete voi.

Per fortuna; cominciavate a dubitare che potesse essere tutto vero quello scritto qui sopra…?

Che faceste parte anche voi dell’ esperimento?

No dai, non scherziamo, noi siamo qui, nella vita reale e stiamo solo leggendo un racconto sul forum, o sul blog di una amico.

Torniamo a noi, dove eravamo rimasti con l’ esperimento?

Ora ricordo, gli scienziati avevano immesso il software “dubbio” nei cervelli, avevano testato un bug.

Ai cervelli era stato inserito un programma che verificasse l’insicurezza, il dubbio se quello che stavano facendo, era reale o virtuale.

Ferma tutto, un attimo. Mi sto perdendo.

Se il dubbio “ reale/non reale” è stato messo in quei cervelli di laboratorio…..perché sono stato io a fare le prove sulla tastiera, sul rumore….???

Un attimo, qualcosa non mi torna…

Mi sto confondendo e non riesco più a capire cosa sto leggendo.

 

Ricapitoliamo:

sono sul blog di Ziozeb, quel coltellinaio stordito e con il pizzetto.

Sto leggendo una storia senza capire ancora dove vuole andare a parare.

Una storia strana, altra galassia, altro tempo, esperimento, cervelli, realtà, virtuale, forum…

Non capisco, cosa c’entra un forum con un’altra galassia…?

 

Voglio continuare a leggere fino in fondo ma continua ad aumentare la mia perplessità.

Rientriamo nel racconto:

Dopo aver lanciato il programma “dubbio” gli scienziati fanno una nuova verifica:

altri cervelli si sono scollegati, molti cervelli.

Altre luci si spengono, restano pochi cervelli ancora attivi.

Gli scienziati parlottano un po’ tra loro per decidere se incrementare ulteriormente il livello della prova.

Decidono di andare avanti pronti a sospenderla immediatamente nel caso i macchinari ravvisassero segni di instabilità ai pochi cervelli rimasti; sono già molto caldi, segno che la loro attività neuronale si sta avvicinando al limite.

Viene deciso di abbassare di alcuni gradi la temperature del liquido dove sono immersi, i cervelli costano tanto, non si può rischiare di rovinarli, in particolare questi pochi ancora accesi che stanno dimostrando nella prova di essere i più performanti, i migliori del laboratorio.

Viene caricato il software aggiuntivo: il dubbio del dubbio cioè, la consapevolezza.

Si attende il tempo necessario che questo nuovo programma si allacci agli altri precaricati.

Parte il nuovo software e nella vostra mente nasce un nuovo elaborato

“tutte le sensazioni che avete provato, anche quelle reali in realtà sono finte.”

Avete sentito il dito scorrere sulla tastiera, i rumori, sentite ora che siete seduti, la pressione del corpo sulla sedia?

Bene anche questo è tutto finto.

Se ad un cervello si riesce a fargli credere di provare delle emozioni, non c’è niente di più facile che convincerlo di provare sensazioni reali, tattili, uditive….

 

Ferma un attimo zio;

perché sopra hai scritto:

“….nella VOSTRA mente…”

Come vostra?

Ma scusa, noi stavamo leggendo una storia, non siamo i cerv……?

La storia allora che sto leggendo….

Tocco la tastiera, leggo il monitor, quindi la teoria di Cartesio….

No dai, non mi freghi con questo giochino….

Aspetta però, se invece in un laboratorio a quel cervello si fa credere che Cartesio… che

No,fermi un attimo, non ci sto capendo niente

Intanto nel laboratorio il software “Il dubbio del dubbio: la consapevolezza”, come una macchia di petrolio nel mare si estende fino a coprire tutti gli altri software, diventa un tutt’uno con gli altri programmi.

Ora non si può più disinstallare nessun programma, sono ormai tutti strettamente concatenati a formare un unico sistema.

Adesso, o si formatta il cervello o si tiene così come è; si possono aggiungere nuovi applicativi, ma quelli inseriti non sono più modificabili cancellandoli.

Si possono modificare solo aggiungendone di nuovi.

E’ stato superato il punto di non ritorno.

La macchina ha preso potere totale, ora ha fame, ha bisogno di nuove informazioni, ha bisogno di capire. Ora è autonoma, sembra che i cervelli non rispondano più ai comandi degli scienziati, non interagiscano con la centrale ma comunichino solo tra loro.

E’ nata una nuova entità, una realtà virtuale?

Non so, ultimamente mi risulta molto difficile distinguere tra ciò che è vero e … come si dice…. quando una cosa non è reale?

Virahtuakkle ….?

Mi sa che è entrato un altro bug nel cervello….

 

Tengo a precisare che i collegamenti al forum sono REALI, ma TUTTI gli utenti (indistintamente dal ruolo che rivestono sul forum, utenti semplici o amministratori) sono stati inseriti (nella mia mente perversa) come gli attori “cervelli”.

Sia ben chiaro che gli scienziati sono entità superiori (astratta) che non hanno niente a che vedere con la gerarchia del forum.

Ancora più chiaramente gli scienziati NON impersonano il direttivo.

Mi dispiace se questa precisazione l’ ho scritta solo ora, ma inserendola come premessa avrei anticipato il finale di questa storiella.

Per chi ha letto questo scritto con mente aperta, e si sarà concentrato solo sulla lettura spero si sia divertito. Chi invece avrà letto cercando di anticipare il finale, cercando tra le righe, i personaggi, probabilmente dovrà rileggerla per capirne il significato che mi auguro essere riuscito a far passare.

Nessuna accusa a niente e a nessuno, ma solo una riflessione sull’ importanza delle relazioni virtuali per la nostra vita reale.

Scusate se vi ho annoiato o indispettito

E se ora mi date del cretino lo accetto.

Mi sa tanto che me lo merito…

Denis

 

9 pensieri su “Vi voglio raccontare una storia

  1. per me che non c’incastro niente col “FORUM” tante cose sono poco comprensibili……però come finale avrei messo che i cervelli potessero iniziare a comunicare con i computer e iniziassero ad acquisire la capacità di controllare i software da installare, appropriandosi dell’esperimento, escludendo gli scienziati dal controllo in modo da decidere la vita virtuale che avrebbero desiderato.

    • ci avevo pensato anche a questo finale, ma mi piaceva lasciare un pò il dubbio di cosa sia la realtà o la “virtuale realtà”. Insomma un mio pippone mentale … :mrgreen:
      beh, in futuro sarebbe anche simpatico provare a inventare delle storie a più mani.
      Uno inizia una trama e altri utenti la continuano. L’ ultimo ovviamente deve continuare a svilupparla continuando la storia ma senza modificare le parti precedenti.

      Cominciamo:
      c’era una volta una signora, anzi chiamarla signora mi sembra veramente troppo….
      aveva una passione per i cani con il muso schiacciato…
      ma un giorno …. :?:
      :risata:

  2. Occhi alle storie a più mani o prima o poi ti ritrovi qualcuno che te lo smantrugiola…

    Dè, eppoi le storielle a più mani un se le facevano ir topo, la signora cor cane sghignato e ir medico… del noto amaro?

    x

  3. La tua storia è chiara, fin troppo; forse hai esagerato un pò pensando che tutti potessero comprenderla. Il mio immaginiario si scontra fin troppo con il presente, quando non sò dove mi trovo, prendo il Kukhri, lo tolgo dal fodero e mi faccio un taglietto su di un dito. Immediatamente sò in che dimensione mi trovo. Pulisco la lama e metto via il Kukhri. Cogito, ergo sum, in quale dimensione lo stabilisco al momento. :fionda:
    Noi geni ogni tanto svalvoliamo … hi hi hi 8)

    • Vero, ma se anche quel taglietto che ti riporta alla realtà fosse un software che ti fa credere di essere reale ed invece …..
      ok vado a prendermi un altra pasticca … :pomodori:

      Grazie per aver commentanto.
      8)

      • Il dolore provocato autonomamente con una ferita autoinflitta, non può essere effetto di un software. Anni fà la CIA (tanto per cambiare) faceva esperimenti sul controllo mentale, mettendo ogni tanto qualche agente in ‘sonno’, sino ad utilizzarlo poi per fare porcherie varie (ti evito qui l’elenco, molto lungo). Utilizzavano droghe sintetiche e meno ma, alla fine, il ‘soggetto’ trattato, riusciva a tornare nel mondo presente, affermando di essere stato condizionato. Il problema è che alla fine, non gli credeva nessuno. Quindi, perchè creare un software quando, se pur dicendo la verità, non si viene creduti? E’ più semplice intorbirdire le acque, facendo vedere ogni tanto la luce del sole. Tanto il sole c’è. non si può negare. E se tu crei un software in tal senso, c’è sembre il pericolo di un ‘bug’; Matrix, nella scena dove il protagonista vede passare due volte un gatto nero, insegna. C’era un errore – se pur minuscolo – nel programma, che ti faceva capire che nn stavi in un mondo reale … :verme: se poi uno ha gli occhi foderati di prosciutto, amen! Quell’altro tizio disse, lavandosi le mani davanti a quell’altro con la corona di spine in testa: .. che cose’è la verità ? … non ottenne mai risposta :devil:

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