Kalle Keränen

Posto questo articolo pervenutomi da Federico Buldrini

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Kalle Keränen

 

                                                                                         adattamento da un articolo di Taisto Kuortti                                              

                                                 un ringraziamento speciale a Pasi Hurttila per l’aiuto nella traduzione


Si era attorno al 1870 e vicino a Hyrynsalmi, nella regione di Kainuu, abitava Kalle Keränen (1844-1912) un giovane fabbro autodidatta a cui era giunta notizia che a Fiskars era arrivato un metallurgo dall’Inghilterra per insegnare rudimenti di forgiatura e a temprare in olio. In quel periodo la Finlandia stava attraversando un periodo di carestia, così Kalle decise di andare a sud per imparare nuove cose e cercare maggior fortuna. Perparò il proprio zaino e si mise in viaggio a piedi. Lo aspettavano circa 730 km di marcia

A portare in Finlandia il concetto di tempra in olio fu probabilmente Edward Hill, altro metallurgo e insegnante a Fiskars.

Kalle divenne il pupillo di Thomas Woodward, con lui perfezionò ulteriormente la sua tecnica di forgiatura e sperimentò la tempra in olio. Tre anni nel chiassoso sud erano più che sufficineti per il Nostro che decise quindi di tornare nelle sue foreste e alla sua fucina.


Kalle cominciò a forgiare regolarmente coltelli dopo il suo ritorno da Fiskars e diede la propria interpretazione allo stile regionale di Kainuu. Questo era un puukko semplice con manico monolitico da 11 cm, lama da 10 cm con sezione rombica e punta leggermente uncinata. Tuttavia quest’ultima particolarità fu poi abbandonata a favore di un dorso completamente piano. Kalle chiamò il coltello in onore del proprio maestro: da Thomas, Tommi.

 

I suoi coltelli divennerò dei buoni utensili ed ebbero grande successo grazie all’eccellente qualità della lama. I suoi coltelli divennero famosi anche fuori dalla sua provincia e altri fabbri cominciarono a forgiarne seguendo il suo stile. Non si sa tuttavia con precisione quando il coltello acquisì totalmente il suo aspetto tecnico ed estetico ora riconosciuto canonico.

I suoi coltelli ebbero sempre più successo e si cominciò a chiamarlo Tommi. Col passare del tempo il fabbro divenne semplicemente Tommi, forgiava buoni coltelli per i clienti ed era un buon compagno di bevute.

 

Dopo la sua morte il figlio Setti continuò il lavoro del padre ed introdusse i modelli di dimensioni maggiori che avrebberò avuto poi una parte importante durante la Guerra d’Inverno e la lotta per l’indipendenza della Finlandia dal dominio russo. I Tommi di grandi dimensioni sarebbero stati usati come spade corte in scontri corpo a corpo e come dono di congedo per i graduati.


Il Tommi è l’unico puukko finlandese ad aver sviluppato una propria tradizione così definita ed ad essere tanto famoso fuori dai confini finlandesi..

 

L’ottavo presidente finalndese Urho Kekkonen, cacciatore per passione era solito tenerne uno in un cassetto della propria scrivania e più volte uso questi coltelli come regalo per altri capi di stato.

 

Oggi la tradizione è tenuta viva da altri forgiatori come Mauri Heikkinen, Jukka Hankala e Pentti Kaartinen.

 

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